Workshop sul tema, “Chi sono io”
11-13 Settembre Ore 20.00
Unisciti a noi per un workshop online di tre giorni sul tema “Chi sono io?”. Ci incontreremo per tre giorni consecutivi per esplorare ciascuna delle diverse parti che compongono la macchina umana e come possiamo usarle per sviluppare una più profonda conoscenza di noi stessi. Ogni sessione durerà un’ora e si concluderà con esercitazioni pratiche. Discuteremo le osservazioni dei partecipanti e avremo un canale per condividere le verifiche e le domande. Gli incontri verranno registrati e resi disponibili per la successiva visione. Leggi di più qui sotto:
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Per participare, invia un messaggio di testo per Erminio al
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MECCANICITÀ E FALSA PERSONALITÁ
L’uomo cosi com’è vive come una macchina. E fino a quando non lo si comprende, ogni conoscenza che viene acquisita servirà Scopi Meccanici invece di Scopi Consapevoli.
Quando nasce un bambino non pensa di sapere chi è, anzi nasce con una naturale predisposizione a farsi domande su ogni cosa. Se e sente di non sapere, e fa domande proprio per conoscere. Poi ad un certo punto lo sviluppo della psiche si arresta, e piano piano cadiamo in uno stato di consapevolezza che la Quarta Via chiama lo stato di sonno. La psicologia del bambino comincia a credere, mosso da forze come la paura del conflitto e dell’abbandono, che la risposta alla domanda chi sono io risiede nel suo stesso nome e cognome, in altre parole comincia a non dare più importanza a questa domanda. Il bambino si identifica con gli scopi della società e della famiglia nella quale è nato. Ed è cosi che il dramma dell’umanità si continua a ripetere, generando persone che non sono per niente consapevoli di chi sono, e che soprattutto non sentono neanche l’esigenza. In questo modo tutta la psicologia dell’uomo normale è portata avanti da forze meccaniche, delle quali non sappiamo nulla, e che nel sistema della Quarta Via prende il nome di Falsa Personalità. E l’ambiente principale dove la Falsa Personalità vive, agisce e prospera è proprio la meccanicità. Quindi dobbiamo imparare a sentire il sapore della meccanicità, riconoscerlo e negli anni imparare, quando serve, a sostituirlo con qualcosa di diverso per fare in modo di poter scoprire al nostro interno forze di natura diversa, non meccanica.
AUTO-OSSERVAZIONE
Il principale ostacolo alla vera conoscenza di sé è la nostra illusione che già ci conosciamo. Nessuno dubita che per poter pilotare un aereo occorrano anni di pratica e studio. Tuttavia, quando si tratta della nostra psicologia, tendiamo a presumere di sapere già tutto su di essa senza preoccuparci di prenderci il tempo di osservarla ne studiarla. La macchina umana, come viene chiamata nella Quarta Via, è uguale o più complessa delle macchine create dagli esseri umani, quindi possiamo supporre che un metodo sia essenziale per poterla studiare e conoscere. Nella Quarta Via, la base della conoscenza di sé è l’Osservazione di sé. Come suggerisce il nome, è uno sforzo per vedere noi stessi in un dato momento.
“L’osservazione di sé è molto difficile”, ha detto Gurdjieff. “Più ci provi, più chiaramente lo vedrai. Finora avete soltanto immaginato di conoscervi e di vedervi”.
Durante l’evento proporremo un esercizio di auto-osservazione. Vedremo come farà brillare un raggio di luce sui nostri processi interiori che precedentemente avvenivano nell’oscurità, e come quella luce puó influenzare quei processi. Condivideremo anche le sfide per prolungare questo sforzo di osservazione di noi stessi.
CENTRI INFERIORI
Non siamo consapevoli del fatto che noi umani abbiamo quattro cervelli distinti, che hanno volontà diverse e vedono il mondo in modo completamente diverso. Le nostre contraddizioni derivano dal conflitto tra tali volontà. Per poter osservare noi stessi, abbiamo bisogno di una mappa o di un manuale di istruzioni che descriva in dettaglio ogni parte della nostra complessa macchina. Oltre a vedere, dobbiamo capire cosa vediamo, qual è la funzione all’interno della nostra psicologia di questi eventi e come quella le nostre diverse parti si relazionano al tutto. Attraverso gli esercizi di auto-osservazione che faremo durante l’evento, ognuno di noi potrà vedere come siamo composti da diversi cervelli o “centri” che rappresentano e mettono in atto diverse funzioni nel nostro cosmo interiore. Nella Quarta Via, chiamiamo questi diversi cervelli i centri inferiori, che sono responsabili del controllo delle funzioni intellettuali, motorie, emotive e istintuali. Partendo dalle nostre stesse osservazioni, scopriremo la mappa che ci aiuterà in questo viaggio di conoscenza di noi stessi.